Angeli
fuoriescono dal petto eburneo della notte,
stracciandosi
le vesti,
ferendosi le
ali,
oltrepassando
le vette sideree,
strappandosi
dalle carni il paradiso,
urlando
lacrime e lucenti deliqui azzurri.
Due si
rincorrono
s’avvinghiano,
si amano
dolcemente
allegri,
illuminati,
illuminati,
sanguinanti
e
felici.
Poi, esausti
dalla gioia,
precipitano,
sciogliendo
l’abbraccio,
ognuno nella
sua erema caduta.
Forse, verso
sotterranei cieli segreti di radiante aurora.
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