In Cieli lacustri
Si rispecchiano cornacchieChe volano planando nel vento gelido.
Aurea tersa l'aria trasparente nel sole.
I grossi alberi, sbuffando silenzio, soffiano
il mormorio tetro vento, oscuro musicale placido potente, muto gigante stupefatto rupestre,
e cantano Danze di gabbiani.Mi rispecchio, nel sonno vigile del meriggio imperlato di vaste immensità, praterie sideree di glaciali albe radianti ardenti.
Aria di neve sguscia dagli spifferi del cosmo.Come una piccola bestia selvatica,Che si espande nel ventoEd estendendosi sulla terraComincia a dominare ogni cosa.
Me ne vado solitario per la mia magica tristezza olimpica,
Me ne vado solibondando per la mia lucida allegria di sogno,
Ubriaca di litanie scheletriche, mosto invernale, e poesia elettrica.
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