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(dettaglio di un mio dipinto)

lunedì 24 aprile 2017

ASSALTO ALLA PRIMAVERA

















 


Mi centrifugo negli odori della primavera

Deflagro nello specchio del sole

Che apparecchia la mia anima di calore

Erompo tra le spore

Contrattacco gli altari speculari

Che dirimono la mia indole indolente

Contraddico l’ondulante fascinazione

Del miraggio fertile del meriggio tiepido

Esco in contropiede nell’aria calda

Verticalizzando l’area del grigiore

Mi lancio nella cupola tersa del cielo

Brandendo il sortilegio dell’alfabeto del tedio

Come una caracas di ipnosi atomica

Arrocco le retroguardie

Tra api, vespe, calabroni e denti di leone

Scocco una freccia-di-vampa-serpente

Tra le trame oziose del vento della mente-che-mente

I riflessi e le ombre dei prismi incandescenti

Incantano il caleidoscopio dei miei demoni strepitanti

Infrango allora il labirinto degli strali oceanici

Mi libero di ogni atomo di tentennamento,

Conquisto la Pagoda delle Edere Mannare,

Invado l’Impero dei Sacerdoti Trionfanti,

Sputo urla di corvi e semi di ciliegia

Tra le fila stravolte dell’esercito nemico

Imbizzarrito,

Sbaragliandone le falangi venefiche 

Come birilli di carne corazzata,

Espando le mie coorti ribelli 

Fin oltre gli orizzonti concepibili,

Spezzo definitivamente 

L’incantesimo alieno del contagio organicistico,

Purifico il mio petto ardente

Nel sangue putrescente

Della Bestia Deforme domata

Proietto il mio essere

Oltre le apparenze digitali,

Seminando panico tra i branchi purulenti di angeli corrotti

E gli stormi immondi di Arpie-Muse-Cyborg imbarbarite,

Scaglio il mio urlo barbaro nelle carni del

Drago-Mostro  del Delirio-Zombie,

Scoperchio la trascendenza,

Spacco l’amore egoico,

Fendo l’opacità e la quiete annebbiata

Con lame di limpido fulgore ridente,

Miro dritto al cuore del Sole-Imperatore,

Trascinando nel mio ipercinematico volo siderale

Orde schiumanti epilettiche di

Elfi Neri e Fate Ditirambiche,

Vampiri Cosmici e Streghe Mutanti,

Con le sciabole, le forche e le lance sguainate,

Con grida paniche di terrore bellico feroce,

Io trascino ogni loro cellula guerriera

Verso la vittoria sulle forze imputridite

Del male,

Incendiamo le barricate difensive

Con dardi telecinetici di fuoco sacro vendicatore,

Polverizziamo con sismi ultrasonici

Le mura titaniche della fortezza solare,

Azzeriamo ogni resistenza possibile

Con uno sguardo licantropo stregato

E un boato sterminatore.










Penetro nella
Dimora Santa,
pietrifico
la guardia 
imperiale,
evoco ogni
spettro alleato,
chiamo a me
arcane Forze,
giunto
nella sala 
del trono
punto 
la mia spada
alla gola
del Despota Marcio letale ingannatore,
semino il terrore delirante più puro
nel suo sguardo implorante di cane braccato senza
scampo,

invoco la Giustizia Divina,

mormoro una preghiera alla Bellezza,

con un rombo mistico selvaggio annichilente

frantumo la statua di

una luna mesta…………….
































…poi mi dichiaro soddisfatto,
chiudo la finestra
a vado a farmi una siesta.





















 

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